Nel XV secolo, la maiolica derutese raggiunge il massimo splendore e gli oggetti, con la comparsa dei colori giallo, blu, arancio assumono una funzione decorativa.
All'evoluzione delle forme si unisce una diversità ed originalità delle decorazioni che si ispirano a motivi floreali, zoomorfi, grottesche, a girali fioriti, a corona di spine, a petal back.
In questo periodo appare altresì, negli oggetti di maggior pregio, la raffinata tecnica del lustro con artisti di grande rilievo come Giacomo Mancini e Francesco Urbini.
Pavimenti, quali quello della Chiesa di S. Francesco di Deruta, di S. Maria Maggiore in Spello e della Sacrestia di S. Pietro a Perugia, sono ulteriori testimonianze della migliore produzione di maioliche derutesi. Attraverso i tempi, lo stile ed i decori si trasformano nel "compendiario" dai tratti veloci, e nel "calligrafico", di ispirazione moresca.